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Dove siamo
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Sedi FIOM-CGIL di Bergamo
Bergamo
via G. Garibaldi 3, 24122
tel. 035.3594.270 - fax. 035.199.10.322
Sede aperta al pubblico
dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30
il sabato dalle 9.00 alle 12.00
Segretario generale
Andrea Agazzi - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Funzionari presenti
Marzia Giannuzzi - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Paolo Biava - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Seck Cheikh Tidiane (artigianato) - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Albano SanT'Alessandro
Via Papa Giovanni XXIII, 27/1 – 27/16, 24061
tel. 035.3594.740
Sede aperta al pubblico
dal lunedì al venerdì
dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30
il sabato su appuntamento
Funzionario presente
Giuseppe Lupoli - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
DALMINE
via Locatelli 3/5A, 24044
tel. 035.3594.510
Sede aperta al pubblico
dal lunedì al venerdì
dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30
il sabato su appuntamento
Funzionario presente
Paola Guerini - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Gazzaniga
via Verdi 1, 24025
tel. 035.3594.530
Sede aperta al pubblico
dal lunedì al venerdì
dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30
il sabato su appuntamento
Funzionario presente
Gianluigi Belometti - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Grumello del Monte
Piazza Invalidi del lavoro 38, 24064
tel. 035.3594.570
Sede aperta al pubblico
dal lunedì al venerdì
dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30
il sabato su appuntamento
Funzionario presente
Manuel Carrara - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Ponte S. Pietro
via Begnis 10, 24036
tel. 035.3594.500
Sede aperta al pubblico
dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30
il sabato dalle 9.00 alle 12.00
Funzionari presenti
Roberto Gusmini - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Pietro Luigi Rizzoli - PietroLuigi.Rizzoli @ cgil.lombardia.itQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">
Fabio Mangiafico - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Treviglio
via Battisti 43/b, 24047
tel. 035.3594.450
Sede aperta al pubblico
dal lunedì al venerdì
dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30.
il sabato dalle 9.00 alle 12.00
Funzionari presenti
Luca Vitali - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Vittorio Tornaghi - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">
Simone Grisa - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Recapiti FIOM-CGIL di Bergamo
CALCINATE
via Mologni 6, 24050
tel. 035.3594.830
Solo su appuntamento
CALUSCO
via Donizetti 139, 24033
tel. 035.3594.630
Mercoledì dalle 16.30 alle 18.30, altri giorni su appuntamento
CISERANO
via Circonvallazione Sud 8, 24040
tel. 035.3594.840
Lunedì dalle 17.00 alle 18.30
Mercoledì dalle 16.00 alle 18.30
altri giorni su appuntamento
CLUSONE
via Vittorio Veneto 3, 24023
tel. 035.3594.650
Solo su appuntamento
ROMANO DI LOMBARDIA
via Dell’Armonia 186, 24058
tel. 035.3594.480
Martedì e Giovedì dalle 17.00 alle 18.30
TRESCORE BALNEARIO
via Lotto 6/F, 24069
tel. 035.3594.635
Solo su appuntamento
VAL BREMBANA
Brembilla - San Giovanni Bianco - San Pellegrino
Solo su appuntamento tel. 035.3594.500
Pietro Luigi Rizzoli - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo." style="font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 13.3333px; text-align: justify;">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
ZOGNO
via Martiri della Libertà 2, 24019
tel. 035.3594.670
Giovedì dalle 16.00 alle 18.00
Chi siamo
La FIOM è la categoria dei metalmeccanici della CGIL.
La FIOM contratta a vari livelli: nazionale, regionale (nel settore artigiano) e aziendale, le condizioni economiche e normative del rapporto di lavoro.
La FIOM agisce su mandato dei lavoratori e si autofinanzia, esclusivamente, grazie al contributo economico dei lavoratori iscritti senza i quali non sarebbe possibile alcuna attività sindacale.
La rete organizzativa della FIOM prevede, come struttura di base a livello di fabbrica, l'assemblea degli iscritti. Questa potrà dotarsi di un Comitato degli iscritti, struttura con compiti operativi ed esecutivi.
Tutti i lavoratori metalmeccanici aderenti alla FIOM e facenti parte dello stesso comprensorio costituiscono poi il sindacato territoriale che è parte integrante a livello confederale della Camera del lavoro territoriale. A loro volta tutti i sindacati territoriali, nell'ambito della stessa regione, costituiscono le FIOM regionali. L'insieme delle FIOM regionali costituisce la Federazione nazionale impiegati e operai metallurgici (FIOM).
Il massimo organismo deliberante della FIOM è il Congresso nazionale mentre, tra un Congresso e l'altro (normalmente 4 anni), l'organo di direzione è costituito dal Comitato centrale che si riunisce almeno una volta ogni 3 mesi. Lo Statuto della FIOM prevede anche l'Assemblea nazionale, organismo con potere deliberante. Questa è composta dal Comitato centrale della FIOM più 314 delegati di produzione espressione diretta dei congressi territoriali; è eletta ogni 4 anni.
Altri organi direttivi ed esecutivi nazionali della FIOM sono la Direzione o Comitato esecutivo e la Segreteria nazionale. Quest'ultima è la struttura che attua le decisioni del Comitato centrale e assicura la gestione continuativa della FIOM.
Tutte le norme relative alla struttura organizzativa della FIOM sono contenute nello Statuto della FIOM che è subordinato allo Statuto della CGIL nazionale.
Indipendenza e autonomia della FIOM, democrazia per i lavoratori sono per noi valori fondanti. La FIOM mette al centro della propria pratica sindacale il valore della contrattazione sia nazionale che aziendale. A livello nazionale, sosteniamo il diritto al contratto collettivo nazionale di lavoro come fonte di diritto della condizione di lavoro e di riunificazione del mondo del lavoro. In ogni azienda rivendichiamo il diritto alla contrattazione in fabbrica su orari, salario e condizioni di lavoro, che per la FIOM è esercitato dalla RSU nel rapporto democratico con i lavoratori.
Breve profilo storico
La Federazione italiana operai metallurgici (FIOM) nasce a Livorno il 16 giugno 1901. Le sezioni presenti al congresso sono 40 (altre 18 quelle che avevano inviato la propria adesione), in rappresentanza di 18.000 iscritti.
Mobilitazione e scioperi, repressione e violenza si alternano frequentemente fino al 1914, inizio della Prima guerra mondiale. In quell’anno, Bruno Buozzi, segretario della Fiom scrisse su «Il Metallurgico»: «A noi pare che il proletariato italiano abbia il dovere assoluto di lottare con ogni mezzo perché l’Italia si mantenga neutrale (...) è compito nostro intervenire per la pace e non per la guerra». Non è così, la situazione precipita e l’Italia entra in guerra il 24 maggio del 1915. Nel primo congresso dopo la guerra la Fiom conta 47.192 iscritti e 102 sezioni. Inizia la stagione della contrattazione collettiva. Il 20 febbraio 1919 si raggiunge un accordo con l’Associazione industriali di categoria che prevede la riduzione di orario a 8 ore giornaliere e 48 settimanali, il riconoscimento delle Commissioni interne e la loro istituzione in ogni fabbrica; la nomina di una Commissione per il miglioramento della legislazione sociale e di un’altra per studiare la riforma delle paghe e del carovita. Ma l’ala più oltranzista del padronato comincia a cercare la prova di forza contro gli operai e il sindacato. La trova nell’agosto del 1920 quando la trattativa per il miglioramento delle condizioni di vita dei metallurgici viene interrotta e cominciano le serrate. La risposta operaia si concretizza nell’occupazione delle fabbriche che coinvolge più di 400.000 metallurgici in tutta Italia e altri 100.000 di altre categorie. Momenti di tensione, alcuni dei quali sfociano in autentiche battaglie in cui si contano morti e feriti, precedono l’accordo del 19 settembre 1920. «Il Metallurgico» intitola a piena pagina: La vittoria del proletariato metallurgico. L’organizzazione padronale debellata.
I risultati parlano chiaro: il riconoscimento del controllo operaio nelle fabbriche, aumenti salariali, 6 giorni di ferie pagate, miglioramenti per gli straordinari e il lavoro notturno. Le fabbriche tornano alla normalità nei giorni seguenti ma al biennio rosso (1919-1920) segue l’avvento al potere del fascismo che porta rapidamente a un restringimento delle libertà, prima collettive e poi individuali, e poi alla messa fuorilegge dei sindacati e di ogni associazione. Molti sindacalisti vengono uccisi o messi in prigione. Si giunge alla Seconda guerra mondiale, e dopo anni difficili e diversi tentativi di azione gran parte del sindacalismo aderisce alla Resistenza e partecipa alla Liberazione dal nazismo e dal fascismo insieme alle forze armate alleate il 25 aprile 1945. Nel giugno del 1944, il sindacato viene ricostituito con il Patto di Roma unendo le principali correnti sindacali: comunista, democratica-cristiana e socialista.