Il futuro incerto di ABB
Si sono tenuti il 18 e il 24 novembre 2015 due incontri con ABB, richiesti dalle Organizzazioni Sindacali, con la presenza dei responsabili delle divisioni e l’amministratore delegato Dott. Corsi della stessa Abb.
L’Amministratore delegato ha fatto una panoramica del contesto evidenziando il ribasso del PIL Europeo, il rallentamento dell’economia cinese, il rallentamento del mercato USA, l’arresto della crescita di Russia e Brasile, il calo del prezzo del petrolio con i riflessi negativi su OIL&Gas, sul mercato italiano ha evidenziato la crescita del Food & beverage, l’aumento del pakeging, una crescita degli investimenti sul comparto dell’auto, un calo del solare ormai ai livelli del 2009, con bassi investimenti sul settore ferroviario, e una contrazione degli investimenti di Eni e Saipem. Tutto ciò ha determinato nel 3° trimestre un -7% dell’ordinato sul Budget ed un -4% del fatturato con una proiezione del risultato dell’anno che si attesterebbe a – 15% dell’ordinato e – 5% del fatturato.
Inoltre ha affrontato la questione della riorganizzazione da 5 a 4 divisioni e il progetto di risparmio di 1 miliardo di dollari sugli impiegati e di 2 miliardi di dollari su Working capital e la razionalizzazione organizzativa delle Country per snellire l’organizzazione e il Marketing.
L’azienda ha dichiarato che sugli investimenti decideranno le nuove divisioni preannunciando programmi sul Food & beverage, sulle innovazioni, sul cloud e su smart grids.
Alla richiesta di capire se ABB pensasse ad uno spin off per la Divisione Power Grids il Dott. Corsi ha dichiarato che nei prossimi 12 mesi ABB vuole rafforzare la divisione stessa non escludendolo in seguito.
I responsabili delle attuali divisioni hanno poi illustrato l’andamento delle stesse, non entrando però in merito dei programmi di investimento per il 2016 in quanto questi verranno definiti dalle nuove divisioni.
Sul Progetto degli impiegati e sugli effetti della riorganizzazione Abb al di là di questa prima fase che comporta un problema per 94 dipendenti (comprensivi di 19 dirigenti) ha dichiarato che 77 sono gestibili con triangolazioni , pensionamenti, utilizzo degli accordi in essere, per 17 troveranno soluzioni entro l’anno.
Le OO.SS. hanno espresso una forte preoccupazione per la tenuta occupazionale del Gruppo ABB in Italia.
Le Organizzazioni Sindacali hanno dichiarato che:
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occorre una visione complessiva della riorganizzazione e dell’impatto del Progetto impiegati, oggi non rappresentata dall’ABB né a livello italiano né in ambito Cae, per poter ragionare sul modo in cui si affrontano i problemi e sugli strumenti da utilizzare
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occorre conoscere i Piani industriali delle nuove divisioni sia sul terreno degli investimenti che delle missioni produttive dei vari siti
Al termine dell’incontro si è definito un nuovo incontro per il giorno 12 gennaio 2016 per continuare la discussione.
Fim, Fiom, Uilm Nazionali
Roma 30 novembre 2015