ELFRAMO DI BERGAMO, OGGI NUOVO SCIOPERO CONTRO 15 ESUBERI. Per lunedì già fissato incontro
Bergamo, martedì 6 giugno 2017
Con un nuovo sciopero di due ore, questa mattina, i lavoratori dell’azienda metalmeccanica Elframo di Bergamo sono tornati a manifestare tutta la loro contrarietà per i 15 esuberiannunciati nei giorni scorsi dalla direzione.
“Sono ancora disponibili un anno e sei mesi di ammortizzazione sociale, cassa o contratto di solidarietà, eppure l’azienda preferisce tagliare posti di lavoro” ha detto oggi, al termine della protesta, Vittorio Tornaghi della FIOM-CGIL di Bergamo. “L’ultimo Contratto di solidarietà era stato interrotto anticipatamente su richiesta della Elframo per gestire al meglio gli altri mesi di Cassa integrazione possibili. Così, almeno, ci era stato detto. Invece sono stati annunciati gli esuberi”.
Oggi, dalle 8.30 a 10.30, in protesta sono scesi tutti gli operai della produzione, che è rimasta bloccata. In totale circa una cinquantina di dipendenti si è astenuta dal lavoro sugli 85 in organico. Si è tenuto anche un presidio (foto in allegato). Ricordiamo che i lavoratori avevano incrociato le braccia anche il 9 maggio scorso.
“Abbiamo proclamato il secondo sciopero per chiedere un nuovo confronto. L’azienda, infatti, ha diffuso un comunicato accusando la Rappresentanza Sindacale Unitaria (RSU) di non essere aperta al dialogo” prosegue Tornaghi. “Siamo, invece, disponibili a discutere, lo abbiamo dimostrato chiedendo un nuovo incontro che è stato fissato per lunedì pomeriggio. Chiederemo alla proprietà di rivedere le sue posizioni e di abbandonare la mobilità nelle modalità in cui è stata proposta. Riteniamo necessario verificare l’utilizzo di nuovi ammortizzatori sociali e di trasformare la mobilità prospettata in mobilità volontaria, accompagnata, magari, da un incentivo economico”.
In quest’azienda gli ammortizzatori sociali sono “stati sempre utilizzati in modo oculato” aveva commentato Tornaghi in occasione del primo sciopero. “Il livello tecnologico degli impianti è uno dei più elevati del territorio. Sarebbe bello che gli investimenti tecnologici si accompagnassero agli investimenti nella formazione del personale”.