BIANCHI INDUSTRY DI VERDELLINO: ALLE SPALLE IL CONCORDATO, ORA C'E' IL RINNOVO DEL CONTRATTO AZIENDALE
Bergamo, venerdì 26 febbraio 2016
Rilevata dal concordato nel luglio del 2014, la ex Bianchi Vending di Verdellino, oggi Bianchi Industry spa, arriva ora al rinnovo dell’integrativo aziendale: “Anche in un periodo difficile e in un’azienda che proviene da un concordato, siamo riusciti a rinnovare il contratto aziendale” ha commentato oggi Claudio Ravasio della FIOM-CGIL di Bergamo. “A livello nazionale Federmeccanica, a cui Bianchi è associata, sta mostrando molte resistenze di fronte alla richiesta di garantire aumenti ai lavoratori e miglioramenti in materia normativa. In quest’azienda, invece, la tendenza è opposta”.
Oltre ad avere rinnovato la parte economica triennale del precedente contratto aziendale e ad avere confermato il vecchio premio fisso pari al valore di 95 ore lavorative, l’intesa prevede un miglioramento in tema di flessibilità che viene limitata rispetto alle 80 ore previste dal Contratto nazionale separato non sottoscritto dalla FIOM-CGIL.
È incrementata del 2% la percentuale del part time, per una migliore conciliazione della vita privata con la vita lavorativa. Cresce anche la maggiorazione per il lavoro notturno, che arriva al 25% rispetto al 20% contenuto nel Contratto nazionale separato.
Salgono a tre (dai due di legge) i giorni di permesso per paternità e sono stati pattuiti anche ampliamenti del congedo per lutto. Il passaggio dal secondo al terzo di livello avverrà dopo 24 mesi e non dopo i 36 contenuti nel CCNL separato.
L’accordo aziendale prevede anche miglioramenti nell’ambiente di lavoro (rifacimento della mensa, del tetto per una migliore climatizzazione, del sistema di illuminazione). Si prevede anche la definizione di un piano ferie entro aprile. L’azienda è stata anche disponibile a creare una commissione paritetica fra RSU e direzione con l’obiettivo di stendere un mansionario delle attività lavorative presenti per un miglior inquadramento dei lavoratori.
È stata inserita nell’accordo anche la clausola di ultrattività: alla scadenza il 31 dicembre 2018, dunque, l’intesa resterà in vigore se non rinnovata.
I lavoratori hanno votato i contenuti dell’accordo in un referendum che si è tenuto mercoledì 24 febbraio: dei 172 dipendenti, si sono presentati al voto in 122. I favorevoli sono stati 100 e 18 i contrari (più 2 schede bianche e 2 nulle).