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BIANCHI VENDING DI VERDELLINO: IL TRIBUNALE ORDINA IL REINTEGRO DEL PRIMO DI CINQUE LICENZIATI. Ravasio, FIOM-CGIL di Bergamo: “Col nuovo contratto a tutele crescenti non sarebbe stato possibile riottenere il posto”

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Bergamo, venerdì 18 dicembre 2015

Torna al suo posto uno dei cinque lavoratori della Bianchi Vending di Verdellino licenziati a marzo perché avevano rifiutato di passare alle dipendenze di una cooperativa a cui la loro azienda aveva appaltato il magazzino in cui lavoravano: con un’ordinanza di novembre, il Giudice del Lavoro Sergio Cassia del Tribunale di Bergamo ha accolto, dando ragione al lavoratore, la domanda di ricorso depositata insieme alla FIOM-CGIL con l’avvocato Giuseppe Cattalini il 1° settembre scorso.

Viene così annullato il licenziamento, perché considerato illegittimo. Il Tribunale condanna l’azienda a reintegrare il lavoratore e a pagargli un’indennità risarcitoria. Sugli altri quattro ricorsi il Tribunale dovrebbe pronunciarsi a gennaio.

“Siamo davvero soddisfatti” ha detto oggi Claudio Ravasio della FIOM-CGIL di Bergamo. “Il lavoratore viene reintegrato perché il licenziamento è risultato illegittimo come avevamo sostenuto fin dall’inizio. Se in questo caso fossimo stati in presenza del contratto a tutele crescenti, il lavoratore non sarebbe tornato al suo posto. Ecco uno di quei casi che dimostrano quanto l’articolo 18 sia utile”.