Questo Sito Utilizza cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione sul sito. Continuando la navigazione accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra.

Stampa

SULLE DICHIARAZIONI DI BENTIVOGLI-FIM, LA NOTA FIOM-CGIL E DEI DELEGATI FIOM-CGIL IN TENARIS DALMINE

on .

Bergamo, martedì 28 gennaio 2014

Qui di seguito vi invio la nota della FIOM–CGIL di Bergamo e dei delegati FIOM-CGIL in Tenaris Dalmine in merito a quanto dichiarato dal segretario nazionale FIM-CISL, Marco Bentivogli.

 

“Leggiamo con indignazione e sconcerto le dichiarazioni del segretario della FIM-CISL nazionale Bentivogli che, inoltre, contengono anche battute poco edificanti per chi le ha pronunciate, sulla salute del nostro segretario generale Maurizio Landini.

Siamo lieti di apprendere questo suo afflato di unità, sono anni che chiediamo ripetutamente assemblee unitarie in Dalmine su contratti e accordi separati e puntualmente ci vengono rifiutate per paura che le ragioni della FIOM ‘contagino’ anche gli iscritti alla FIM–CISL.

Peccato che tanta solerzia non si sia verificata prima di firmare un accordo sulla rappresentanza che prevede addirittura sanzioni economiche per i delegati sindacali che tenteranno di tutelare i propri compagni di lavoro, minando così alla base, il tipo di sindacato che da sempre la FIOM ha in mente.

Non si è mai visto che il congresso di un'organizzazione sindacale, momento più importante di discussione tra i propri associati, sia messo in discussione da quella che ci sembra solo una boutade da propaganda di bassa lega e di mancanza di rispetto della confederalità.

La prossima volta che la FIM farà il suo congresso, chiederemo di partecipare per discutere ad esempio dell’accordo fatto in FIAT per impedire l’applicazione della sentenza della Corte Costituzionale che ha stabilito che la FIOM ha pieno diritto di esercitare la propria azione in quella fabbrica.

Lo stesso linguaggio usato, ‘abbiamo concesso l’utilizzo di un’ora di assemblea di organizzazione, che non gli spetterebbe’, mette in evidenza il tentativo della FIM, insieme a Confindustria, di isolare il più possibile la FIOM. La cosa non ci spaventa, abbiamo la maggioranza dei lavoratori metalmeccanici con noi, ed è questa la cosa più importante. Comunque invitiamo Bentivogli, o chi per esso, a mettere in calendario al più presto un’altra assemblea per discutere di tale pessimo accordo, non ci tireremo certo indietro dal confronto se questo sarà vero.

Ai lavoratori spiegheremo liberamente ognuno le proprie ragioni e altrettanto liberamente i lavoratori dovranno poter esprimere il loro voto su quell'accordo.

Fare un accordo sulla democrazia, sulla rappresentanza e non sottoporlo al voto dei lavoratori non ci sembra un buon inizio di DEMOCRAZIA.

Per noi questa non è DEMOCRAZIA”.