Vertenza Maier Cromoplastica. All’incontro di oggi in Regione nulla di fatto
Nonostante una manifestazione d’interesse avanzata da un importante gruppo industriale lombardo, la multinazionale basca Maier, attraverso il pool di legali e i liquidatori ha deciso di porre la parola fine sull’esistenza della Maier Cromoplastica senza ricorso agli ammortizzatori sociali e senza incentivi economici.
Pertanto la procedura per il licenziamento collettivo si è conclusa con un mancato accordo.
Riteniamo gravissimo l’atteggiamento di Maier che, dopo aver deciso improvvisamente di liquidare la società, nonostante oltre 15 giorni di sciopero e presidio ad oltranza delle lavoratrici e dei lavoratori, in tre mesi di confronto non ha fatto il minimo passo avanti per dare un futuro occupazionale a 92 persone.
Alla concreta manifestazione d’interesse avanzata da un soggetto solido e affidabile, come dichiarato anche dai rappresentanti di regione Lombardia e dal Mise, la proprietà Maier ha risposto con una serie di vincoli oggettivamente invalicabili nei tempi imposti dai liquidatori e questo ha fatto venir meno l’interessamento del gruppo lombardo.
Come FIOM-CGIL pensiamo che la volontà di trovare un acquirente non sia mai stata un’opzione praticabile per Maier.
Regione Lombardia e il Ministero nei prossimi giorni proveranno a ricostituire un confronto fra le parti per non sprecare un’occasione importante e provare a cambiare il finale di questa triste vicenda.
Auspichiamo un ruolo maggiormente incisivo anche delle forze politiche del territorio e delle Istituzioni perché riteniamo non sia possibile assistere all’ennesima multinazionale che abbandona la bergamasca senza subire la minima conseguenza e lasciando i lavoratori senza un’occupazione, senza cassa integrazione e nemmeno incentivi economici.
Domani si svolgeranno le assemblee con i lavoratori e le lavoratrici per decidere come proseguire questa importante e delicata vertenza.
5 ottobre 2022