Maier Cromoplastica, no a ferie e permessi per coprire lo stop produttivo. Fiom CGIL: “La politica intervenga per guadagnare tempo e trovare un acquirente”
I lavoratori della Maier Cromoplastica di Verdellino, la cui chiusura è stata annunciata a luglio, non dovranno utilizzare ferie e permessi retribuiti per coprire il fermo di produzione: è questa la piccola, buona notizia uscita dall’incontro di oggi tra rappresentanti sindacali e proprietà. Diversamente da quanto deciso dall’azienda in un primo momento, dal prossimo lunedì i lavoratori non più necessari (la maggior parte) resteranno a casa retribuiti dalla Maier fino a nuovi sviluppi.
Nessuna apertura invece sull’utilizzo della cassa integrazione straordinaria, fortemente voluta dai sindacati: l’azienda resta ferma sulla volontà di concludere al più presto l’attività di Verdellino, e non intende prorogare oltre i contratti.
“Torniamo ad esprimere la nostra preoccupazione per la volontà di smantellare gli impianti in tempi rapidi – commenta Vittorio Tornaghi, Fiom CGIL - visto che precluderebbe ogni possibilità di cessione dell'azienda. Proprio per questo abbiamo chiesto alla Maier di posticipare il più possibile l'inizio dei lavori di smantellamento. Su questo fronte abbiamo sempre ottenuto un fermo rifiuto. Probabilmente i tempi lunghi necessari alla bonifica ci aiuteranno a prorogare la chiusura , ma senza un intervento forte e concreto anche da parte della politica, a partire dal tavolo che sarà aperto in Regione, trovare una alternativa alla chiusura degli impianti sarà davvero difficile a queste condizioni”.