CONTRATTO DEI METALMECCANICI, È FATTA. FIRMATO IL RINNOVO. Agazzi, FIOM-CGIL di Bergamo, parte della delegazione trattante: “Accordo molto soddisfacente. Offre riposte salariali importanti sui minimi contrattuali”
Bergamo, venerdì 5 febbraio 2021
Quattro intense giornate di trattativa no stop e, alla fine, la firma: è stato siglato poco fa il rinnovo del Contratto nazionale dei metalmeccanici, che sarà in vigore dal gennaio 2021 al giugno 2024.
Nell’intesa sono previsti 112 euro di aumento sui minimi al quinto livello, 100 al terzo. A questi si aggiungono i 12 euro sull’indice IPCA (Indice dei Prezzi al Consumo Armonizzato per i paesi dell'Unione) sui minimi da giugno 2020 per effetto dell’ultrattività dovuta alla struttura del Contratto precedente. Vengono, poi, confermati i 200 euro all’anno di "flexible benefit".
“Dopo oltre un anno di difficile trattativa, resa ancor più complicata dalla pandemia in corso, siamo giunti a un accordo molto soddisfacente che offre riposte salariali importanti sui minimi contrattuali, aumenti certi e con incidenza su tutti gli istituti, novità significative rispetto al meccanismo sperimentale dell’accordo del 2016: si tratta di circa il doppio dell’indice di inflazione IPCA” ha commentato poco fa Andrea Agazzi, segretario generale della FIOM-CGIL di Bergamo, parte della delegazione trattante nazionale. “Gli aumenti saranno erogati in quattro tranche (da 25, 25, 27 e 35 euro) nel mese di giugno di ogni anno di vigenza. Viene anche prevista una importante riforma dell’inquadramento con l’eliminazione del primo livello. È compreso anche il rafforzamento di tutta la prima parte del Contratto, quella relativa a relazioni industriali, diritti di informazione, confronto e partecipazione, come anche della formazione e in particolare del diritto soggettivo. Segnaliamo inoltre l’introduzione della clausola sociale sugli appalti pubblici, ma anche novità molto significative sulla lotta alla violenza di genere e contenuti relativi allo smart working”.
Ora dopo il passaggio al Comitato Centrale FIOM-CGIL, l’ipotesi di accordo verrà presentata nelle assemblee da organizzare nei luoghi di lavoro e sottoposta al voto dei lavoratori per l’approvazione finale.
I sindacati dei metalmeccanici nella piattaforma unitaria avevano chiesto un aumento sul trattamento economico minimo di 144 euro; le aziende con la prima proposta presentata a novembre scorso avevano messo sul tavolo un aumento di 65 euro, per il periodo 2021-2023, per il trattamento retributivo complessivo.