Covid-19. AUTOCERTIFICAZIONI PER PROSEGUIRE LA PRODUZIONE, FIOM-CGIL DI BERGAMO: “IN MOLTI CASI, DICHIARAZIONE DI ESSENZIALITÀ DEL TUTTO FUORI LUOGO”
Bergamo, giovedì 2 aprile 2020
È dei giorni scorsi la notizia – che abbiamo diffuso dopo un incontro ufficiale con il vicario del Prefetto – che alla data del 27 marzo erano già 1800 le aziendedella provincia di Bergamo ad avere presentato l’apposita autocertificazione in cui assicuravano di svolgere attività riconducibile a filiere essenziali. Sul tema, torna oggi Andrea Agazzi, segretario generale della FIOM-CGIL di Bergamo, il sindacato dei metalmeccanici.
“Sappiamo che molte aziende bergamasche hanno presentato in Prefettura l’autocertificazione per proseguire il lavoro. Il tentativo di ottenere l’autorizzazione del Prefetto dichiarando di essere parte, anche se non direttamente, di filiere di produzione considerate essenziali ci pare, in diversi casi, del tutto fuori luogo. In questa fase il massimo sforzo deve essere rivolto alla riduzione del rischio contagio.
Sta proseguendo, intanto, il confronto che abbiamo avviato con le aziende per determinare le condizioni di sicurezza del lavoro: dalle azioni da mettere in campo per mantenere le distanze fisiche tra un lavoratore e l’altro, ai tempi per la sanificazione degli ambienti, alle forniture e all’utilizzo corretto dei DPI a partire dalle mascherine, tutt’ora introvabili. Siamo discutendo e facendo modificare situazioni consolidate, per ottenere ad esempio un numero maggiore di turni per la mensa e il cambiamento degli orari di lavoro. E, in casi di produzioni palesemente non essenziali, siamo arrivati a consigliare la chiusura o a proclamare astensioni dal lavoro. Siamo profondamente preoccupati per lo scenario economico che potrebbe determinarsi in conseguenza a questa crisi, ma oggi la tutela della salute delle lavoratrici, dei lavoratori e della collettività è l’obiettivo principale e prioritario. Tutte le nostre azioni sono volte verso questa direzione”.